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Furia Salernitana, Milan: "Tifosi esasperati, tanti episodi arbitrali a nostro danno"

Furia Salernitana, Milan: "Tifosi esasperati, tanti episodi arbitrali a nostro danno"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
ieri alle 23:33Serie B
di Luca Esposito

"E' una notte molto triste. Per la società, per la città, per i tifosi. Non ci sono frasi di circostanza, ma profonda amarezza da parte nostra. Dico subito che non ci sono alibi, poi parleremo di quanto accaduto in queste settimane. Ci hanno fatto molto innervosire per il gol annullato, per il rigore non dato, per situazioni evidenti. Il problema è che non dovevamo arrivare a questi playout. Risponderemo con i fatti, ve lo posso assicurare. Già in queste settimane, con la proprietà, stavamo impostando il futuro di questo club seppur in una serie diversa. Non indietreggiamo rispetto a quella che sarà la nostra presenza a Salerno per un progetto che ci vedrà in serie C e che prevederà un rilancio del club. Condanniamo gli episodi di violenza, ma non si doveva arrivare a questi playout e gli animi si accendono anche a causa di episodi dubbi". Queste le parole dell'amministratore delegato della Salernitana Maurizio Milan in sala stampa dopo il ko con la Samp che decreta la retrocessione.

Quali colpe vi attribuite?

"Nel mercato di gennaio abbiamo puntato su calciatori da cui ci aspettavamo di più. Ci avevano dato garanzie. L'elemento che ci portiamo a casa come insegnamento è che la programmazione non va procrastinata. Già dalla partenza per il ritiro attrezzeremo una squadra all'altezza. Mi preme sottolineare  tutto quello che è accaduto dal 13 maggio. Continueremo le nostre battaglie legali perchè riteniamo di aver subito un qualcosa di non lineare e faremo le nostre dovute lotte nei tribunali. Siamo già pronti con i nostri legali. Ma domani mattina saremo a lavoro per ripartire sul piano sportivo.  Faremo tesoro di tutto quello che è accaduto. Abbiamo sbagliato la scelta dei condottieri della Salernitana, vi posso assicurare che ripartiremo in modo convinto e determinato. E' su questo che io e Iervolino ci siamo interrogati in queste settimane. Noi abbiamo speso budget importanti, non ci siamo tirati indietro a gennaio nell'acquisire attaccanti di valore, abbiamo dato carta bianca alla dirigenza senza mettere i bastoni tra le ruote nella gestione. Siamo rammaricati. Non voglio scaricare su altri le responsabilità, anzi me la prendo tutta".

Promesse non mantenute, un anno fa dicevate grossomodo le stesse cose e invece ecco la seconda retrocessione di fila. Come ci si può fidare di nuovo di Iervolino?

"A volte toccare il fondo ti dà la forza di ripartire. Iervolino ha ritrovato passione ed entusiasmo e vuole rilanciare questo club. Pensavamo di farlo dalla cadetteria, lo faremo dalla serie C e non ci tireremo indietro nell'attrezzare una squadra molto competitiva. Non sarà semplice, lo sappiamo benissimo quanto possa essere complicata, ma abbiamo imparato tanto dai nostri errori e da domani mattina vi accorgerete che partiremo con la programmazione"

Perchè non c'è Iervolino qui?

"Era estremamente deluso dalla squadra e dalle persone che la guidano, è andato via perchè era arrabbiatissimo".

Vi siete fatti un esame di coscienza chiedendovi se siete adeguati al mondo del calcio?

"Non siamo uomini di calcio, ma di azienda. E il calcio è un'azienda. Ci incolpiamo, forse, i tempi e i modi dell'ingaggio di alcune figure che hanno gestito in questo anno disastroso che fa seguito ad un altro anno disastroso. Ma non siamo cinici e ci siamo presi dei tempi per fare delle valutazioni. Con Lovisa e altri che ci avete accostato non abbiamo mai parlato, con altre figure parleremo da domani mattina e abbiamo già una lista. Gente che conosce molto bene la C, purtroppo. Sarà un club più snello, ancora più verticale di quello di adesso. Sarà la proprietà a scegliere, insieme a me".

Tutti questi contenziosi bocciati hanno influito su questa doppia sconfitta?

"Non abbiamo fatto una battaglia legale per sviare sul discorso tecnico, a chiunque ho detto che il terreno di gioco sarebbe stato unico giudice...ingiusto! Lo ribadiamo. Dal 13 maggio è stato falsato il campionato ed era coerente e doveroso lavorare in questa direzione. Io ho sempre parlato in modo chiaro, anche con i calciatori. Quello che avveniva nel tribunale non doveva intaccare il lavoro dei professionisti".

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